Bigon (Pd): “I malfunzionamenti del nuovo sistema informatico dell’Aoui di Verona, stanno rallentando l’erogazione di visite e prestazioni specialistiche?

28 marzo 2024

(Arv) Venezia 28 mar. 2024 -    “E’ passato davvero troppo tempo: quella che era stata annunciata a giugno 2023 come una transizione breve, della durata massima di alcune settimane, si sta rivelando per il personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Aoui, di Verona un’odissea senza fine che dura ormai da più di 9 mesi. Tutte le sigle sindacali, anche quelle che inizialmente avevano assunto una posizione più attendista e paziente, convergono nel dire che così non si può andare avanti: troppi, come numero e frequenza, sono ancora i blocchi e i malfunzionamenti del nuovo sistema informatico che non di rado costringono i sanitari a prendere gli appuntamenti a mano, con carta e penna. Come vicepresidente della Commissione regionale Sanità sono preoccupata: temo che le criticità del Sio, il nuovo Sistema informatico ospedaliero unificato, si riverberino anche sulla qualità del servizio, limitando la capacità dell’azienda ospedaliera scaligera di erogare le prestazioni necessarie a cittadini e alle cittadine, in particolare nella medicina specialistica. Per appurarlo ho chiesto accesso agli atti per vedere quante prestazioni specialistiche abbiamo in meno rispetto agli anni precedenti”. Così la consigliera regionale Partito Democratico, Anna Maria Bigon, che torna sulla vertenza del Sio Trackcare, il nuovo Sistema informatico ospedaliero unificato, che avrebbe dovuto riunificare le infrastrutture dati dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

“A distanza di ormai 9 mesi la migrazione dei sistemi non si è ancora conclusa mentre il personale sanitario, medico e infermieristico, singolarmente o attraverso le proprie rappresentanze sindacali, continua a denunciare blocchi e malfunzionamenti che talvolta paralizzano completamente il loro lavoro. E’ grottesco che a fronte delle continue e gravi denunce di lavoratori e sindacati – commenta Anna Maria Bigon - la Regione, titolare del servizio sanitario, non abbia ancora preso provvedimenti e che non si degni nemmeno a rispondere alle interrogazioni dei consiglieri - prosegue la consigliera -. L’Aoui di Verona è soltanto la prima struttura sanitaria veneta ad introdurre il sistema previsto da un appalto multimilionario da 122 milioni di euro. Mi chiedo come sia possibile tollerare una tale incertezza e così gravi criticità in un settore delicatissimo come la salute pubblica, e con quale coraggio si possa chiedere agli altri ospedali e Aziende Ulss venete di correre il rischio di percorrere lo stesso calvario toccato all’Aoui di Verona. Ospedali di eccellenza e di così alto livello che servono una popolazione enorme non possono essere messi in ginocchio da un sistema che invece avrebbe dovuto agevolare, snellire le procedure e velocizzare il lavoro. La migrazione dovrebbe essere interrotta a Verona e ci si dovrebbe mettere attorno ad un tavolo per capire se e come questo sistema possa realmente funzionare”, conclude Bigon.